Attività svolta nel 2020

Posted by Lucia Capriotti

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In apertura di questa assemblea, rivolgo il saluto mio e di tutto il Consiglio Direttivo a tutti voi soci che partecipate all’assemblea attraverso il collegamento skype. Per la seconda volta siamo costretti a incontrarci in questa modalità, che per vari motivi crea qualche disagio a parecchi di noi, ma siamo contenti di riuscire a vivere anche questa esperienza.

BREVI CENNI STORICI E FINALITÀ DELL’ASSOCIAZIONE

A favore, anzitutto dei nuovi soci, ma anche di tutti noi, ricordiamo brevemente la storia e le finalità dell’Associazione, che è stata costituita da 10 soci fondatori membri della Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, a Bologna, il 2 gennaio 2003. Tre di loro sono ancora soci: Lisetta Licheri, Gaetano Punzo, Clemente Statzu. È stata iscritta al registro provinciale del volontariato di Bologna il 1 luglio 2003 come ONLUS.

Fin dall’inizio, l’associazione si è sviluppata, in quanto a numero di soci, soprattutto in Campania. Nell’assemblea straordinaria del 27 aprile 2019, i soci hanno deciso il trasferimento dell’associazione nella Regione Campania, per poter continuare a sostenere le attività associative in Italia e all’estero. Il 23 ottobre 2019 l’Associazione è stata iscritta la Registro del volontariato della Regione Campania. In seguito è stata anche iscritta all’albo delle Associazioni del Comune di S. Antonio Abate. In ottemperanza al nuovo Codice del Terzo Settore, l’associazione non è più una ONLUS, ma una ODV: Organizzazione di Volontariato.

L’associazione, con l’assenza di ogni finalità lucrativa, mediante l’attività volontaria dei propri associati, persegue fini di solidarietà sociale, in conformità agli insegnamenti della dottrina sociale cristiana e della tradizione della Famiglia Dehoniana di cui la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore fa parte. Tale azione si esprime attraverso la tutela e la promozione dei diritti umani, culturali e sociali, e attraverso l’intervento a favore dei paesi del Sud del mondo per favorire il raggiungimento della pace e della giustizia, consolidando i legami tra i popoli del Nord e del Sud del mondo.

Fin da subito l’associazione ha sostenuto l’impegno di promozione umana delle missionarie in Mozambico e poi in Guinea Bissau con progetti di sostegno a distanza per bambini e ragazzi, al fine di permettere loro un percorso scolastico regolare, una formazione umana e culturale significativa, in scuole private che suppliscono alle carenze della scuola statale, dando, dove sia necessario, anche un aiuto all’alimentazione. In seguito sono nati anche altri progetti di alfabetizzazione e di sostegno a studenti delle scuole superiori e dell’università, sempre nei due Paesi Africani, con particolare attenzione alle donne e alle ragazze che sono più discriminate economicamente e culturalmente.

L’Associazione ha ritenuto necessario, per la trasparenza amministrativa, stipulare una convenzione con gli enti attraverso i quali vengono realizzati i progetti: la Scuola Nossa Senhora das Vitorias e l’Associazione S. Francisco de Assis a Maputo (Mozambico), il Centro culturale Universitario Napipine a Nampula (Mozambico), la Scuola São Paulo a Bissau (Guinea Bissau). I contributi per il sostegno dei progetti vengono versati, attraverso bonifici, direttamente agli enti.

Già nel 2019, il Centro Culturale Universitario Napipine ha avuto problemi con la Banca che ha chiuso il conto corrente e non è stato possibile riaprirne uno nuovo, con perdita anche di denaro. È stata quindi costituita l’Associazione Companhia Missionaria CM, che ha potuto aprire un nuovo conto corrente, sul quale abbiamo versato i contributi per il progetto Fondo Scuola. Stiamo preparando una convenzione con questa nuova associazione.

Nel corso degli anni, sono stati realizzati anche in Italia progetti culturali e educativi e di sostegno a famiglie in gravi difficoltà economiche e immigrate.

Alcuni progetti già intrapresi hanno subito modifiche per renderli più rispondenti alle necessità dei destinatari. Altri sono giunti a conclusione e ulteriori nuovi progetti sono stati avviati per rispondere ai nuovi bisogni emergenti sia in Africa che in Italia.

Un progetto in cui l’associazione ha profuso risorse umane e impegno formativo è il volontariato internazionale che si è realizzato in periodi di servizio, da parte di volontari, a fianco delle missionarie in Mozambico e in Guinea Bissau. Già da tre anni, prima per difficoltà organizzative, poi a causa della pandemia, non siamo riusciti a riprendere i corsi di formazione per il volontariato internazionale, ma guardiamo con fiducia al futuro, anche perché ci sono persone – giovani e adulte – che sono interessate a vivere questa esperienza di servizio.

PROGETTI

ARMANDINHO

È un sostegno a distanza con la finalità di garantire a Maputo, in Mozambico, il diritto allo studio di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze che vivono in famiglie con situazioni economiche precarie. Quando il progetto è nato, l’accesso alle scuole statali era difficile, perché le strutture pubbliche non erano sufficientemente grandi per contenere tutti i ragazzi in età scolare. Ora sono state costruite più scuole statali, ma le scuole private dove sono impegnate le missionarie garantiscono una formazione scolastica più strutturata e una educazione umana migliore: i ragazzi sono seguiti più attentamente anche nella loro situazione familiare a volte problematica sia da un punto di vista umano che economico.

La quota del sostegno annuale aiuta le famiglie che non riescono a pagare tutte le spese di una scuola privata. Due sono gli enti coinvolti nel progetto:

Scuola Nossa Senhora das Vitorias: si trova nel Bairro Malhangalene, a sud della capitale Maputo. È una scuola costruita negli anni ’90 dalla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore; attualmente la responsabile è la missionaria Julieta Mendes. É parificata alla scuola statale. Nel 2020, i ragazzi hanno frequentato le classi dall’ottava all’undicesima.

Centro Infantil Esperança: è la scuola materna dell’Arcidiocesi di Maputo, nel quartiere Patrice Lomumba della capitale. I bambini da sostenere provengono in maggioranza dal quartiere, molti sono orfani, altri orfani di “genitori vivi”, ossia di genitori emigrati all’estero per motivi di lavoro e spesso non ritornano; i bambini di conseguenza rimangono con le nonne, molto spesso prive di forze e di mezzi di sussistenza per la loro crescita. È una scuola paritaria che si è costituita come Associazione San Francisco de Assis. Il progetto continua a sostenere anche alcuni bambini che da questo Centro sono passati alla scuola pubblica nello stesso quartiere. In questi casi il sostegno non viene usato per l’iscrizione alla scuola, ma per altre necessità a cui la famiglia non può rispondere.

Il sostegno a distanza operato dal progetto Armandinho vuole contribuire al pagamento dell’iscrizione e delle tasse scolastiche, della mensilità, della divisa; in qualche caso anche delle medicine, dell’alimentazione e del vestiario. Ciascun ragazzo sostenuto ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 200,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

FONDO SCUOLA

Il progetto ha il fine di sostenere, a Nampula in Mozambico, il diritto allo studio di ragazze, dando loro la possibilità di frequentare le scuole superiori o l’università. Responsabile del progetto è la missionaria Anna Maria Berta, che vivendo direttamente a contatto con loro, promuove e accompagna la crescita umana e culturale di queste giovani. Il contributo economico viene dato a seconda della necessità e può essere diretto al pagamento delle tasse universitarie, dell’iscrizione alla scuola secondaria, di medicine, occhiali, libri, viaggi, cancelleria e vestiti. Ciascuna studente sostenuta ha una scheda individuale con documento d’identità e nella relazione annuale del progetto si dà comunicazione degli studi di ciascuna.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

È un sostegno a distanza a favore di bambini e bambine, che vivono in situazioni economiche precarie e frequentano la Scuola São Paulo, della diocesi di Bissau (Guinea Bissau) di cui è responsabile la socia missionaria Antonieta N’Dequi. La scuola è stata aperta nel 1994, è privata, non ha fini di lucro e non riceve nessun sostegno economico né da parte dello Stato né da parte della Diocesi, che non ha i fondi per sostenere le molte scuole, aperte per rispondere all’urgenza educativa e scolastica di cui lo stato non si fa carico.

La quota del sostegno annuale aiuta le famiglie che non riescono a pagare tutte le spese di una scuola privata: tasse scolastiche, mensilità, divisa. Ciascuno ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 150,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

ALTRI PROGETTI

Già al termine del 2019, era nelle intenzioni del Direttivo realizzare alcuni progetti culturali aperti a tutti e incontri di formazione per i soci e amici simpatizzanti dell’associazione. Purtroppo le restrizioni e le chiusure a cui ci ha costretti la pandemia hanno limitato molto la possibilità di realizzare questi progetti.

Sono stati comunque realizzati:

- un incontro formativo per soci e amici,

- parte del progetto “LA CORRUZIONI NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE: per una corretta e più esaustiva comprensione del fenomeno: percorso culturale in tre serate.

Collaborazione con altri enti

Nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto (art. 2, comma 3), l’Associazione ha dato il proprio sostegno economico a due enti impegnati in progetti di solidarietà:

- la CARISTAS DIOCESANA DI SORRENTO/CASTELLAMMARE DI STABIA a favore delle famiglie in difficoltà economica a causa della pandemia

- la CARITAS DIOCESANA DI NAMPULA (Mozambico) a favore dei rifugiati dalla provincia di Cabo Delgado, fuggiti a causa del dilagare della violenza da parte di gruppi terroristici.

RELAZIONE DI MISSIONE

La presente relazione fornisce informazioni circa lo svolgimento e la contabilità dei progetti e delle attività in cui l’associazione è stata coinvolta nell’anno 2020.

ARMANDINHO

Nell’anno 2020 si è continuato con il sostegno di bambini e ragazzi delle seguenti scuole di Maputo (Mozambico): Nossa Senhora das Vitorias, Centro Infantil Esperança, Altre scuole.

Nossa Senhora das Vitorias

Gli alunni iscritti nell’anno scolastico 2020 sono stati 222, 57 in più rispetto al 2019. Hanno frequentato le classi dall’ottava all’undicesima. 16 alunni hanno ricevuto il sostegno con il progetto Armandinho. Questi sono ragazzi che hanno i genitori separati o disoccupati o sono orfani e vivono con nonni, zii o altri parenti.

Le lezioni sono iniziate, come di norma, il 4 febbraio e avrebbero dovuto terminare il 20 novembre, quando sarebbero iniziati i preparativi per gli esami, che poi si sarebbero svolti fino al 16 dicembre. Purtroppo, a causa della pandemia, le lezioni in presenza sono state interrotte il 23 marzo e sono state riprese il 2 novembre. Per prevenire il contagio, il governo ha stabilito che ogni classe non potesse avere più di 20 studenti, per questo non è stato possibile tenere tutti i giorni le lezioni per tutte le classi. La decima classe, che deve affrontare l’esame, ha avuto 3 giorni di lezione a settimana, l'undicesima classe 4 giorni, l'ottava e la nona classe un solo giorno di lezione a settimana. Certamente sono stati pochi giorni di lezioni a settimana, ma molte altre scuole, soprattutto quelle pubbliche, non potendo assicurare le condizioni igieniche richieste, hanno tenuto le lezioni in presenza solo per le classi che hanno l’esame. A causa della pandemia, l’anno scolastico si è concluso a metà febbraio 2021, con gli esami. Per decisione governativa, tutti gli alunni che hanno frequentato le classi ottava, nona e undicesima, che non hanno esame, sono stati ammessi alla classe successiva.

Per l’anno scolastico 2021, la scuola dovrà mantenere gli stessi protocolli per la prevenzione dal contagio; per poter tenere lezioni in presenza con tutti gli alunni ogni giorno, sono stati necessari lavori di adattamento di altri spazi, per aumentare il numero delle aule. Si prevede che aumenterà il numero di ragazzi che avranno bisogno di sostegno, perché sono aumentati i genitori che hanno perso il lavoro a causa della pandemia.

Fortunatamente, in tutto l’anno 2020, né dipendenti scolastici, né alunni sono stati contagiati.

Riproponiamo una considerazione già fatta lo scorso anno: dai numeri si evince che solo pochissimi alunni hanno avuto il nostro sostegno; quindi tutti gli altri sono figli di famiglie che possono permettersi di affrontare le spese scolastiche. Crediamo che questa situazione sia una forte provocazione per la nostra associazione. Non possiamo rischiare che una scuola, nata per permettere l’istruzione dei poveri, diventi una scuola di élite. Per questo chiedo a tutti voi un grande impegno sia nel contribuire personalmente, se possibile, sia nel cercare nuovi benefattori disposti a sostenere i ragazzi che vogliono frequentare questa scuola, sia nell’inventarci attività di raccolta fondi, sia nel far conoscere la possibilità di devolvere il 5x1000 delle tasse alla nostra associazione. La quota di € 200,00 annuali non basta a coprire le spese di iscrizione e le mensilità, ma con questo aiuto molte famiglie potrebbero riuscire a mantenere i figli in un percorso formativo di valore. La pandemia ha rallentato gravemente il percorso di sviluppo economico del Mozambico.

Centro Infantil Esperança

Come avevamo spiegato già lo scorso anno, le iscrizioni al Centro avvengono sempre in ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, perché le famiglie hanno difficoltà a mandare i piccolissimi, mandano piuttosto quelli dell’ultimo anno, prima della scuola elementare. Solo dopo che sono stati iscritti i più grandi, se hanno qualche possibilità o ricevono il sostegno a distanza, iscrivono i più piccoli. Nel marzo 2020 erano ancora in corso le iscrizioni, quando sono state chiuse le scuole a causa della pandemia: erano 97 bambini iscritti. Molto meno rispetto ai 132 del 2019. Purtroppo non è più stato possibile riaprire.

Pur nella povertà di mezzi a disposizione, la scuola ha potuto avvalersi di una piattaforma online per poter continuare a seguire bambini e genitori proponendo le attività didattiche, ma solo il 57% degli alunni ha potuto usufruire di questo servizio. Se si considera che la zona dove abitano questi bambini è rurale e le famiglie hanno reddito medio basso, è stata comunque una buona percentuale. Purtroppo non sono stati raggiunti i bambini che ricevono il sostegno a distanza e altri le cui famiglie vivono di attività precarie e agricole. Sono famiglie che vivono della vendita dei propri prodotti sulla strada. Le norme anticovid le hanno costrette a chiudere i loro punti vendita, creando gravi difficoltà economiche; in alcuni casi hanno sperimentato la fame.

È comprensibile che tutto il lavoro che il Centro svolge con i bambini che presentano carenze cognitive e difficoltà di relazione, grazie agli educatori e al servizio della psicologa, è stato assolutamente penalizzato, anche perché i bambini con maggiori difficoltà sono quelli che non hanno potuto usufruire del servizio online. E comunque le lezioni online non sortiscono lo stesso risultato di quelle in presenza, specialmente in una scuola dell’infanzia.

L’Associazione S. Francisco de Assis, che gestisce il Centro Infantil Esperança, si è trovata in difficoltà soprattutto per il pagamento degli stipendi. Le famiglie hanno pagato la metà delle quote mensili. Il Governo non ha dato alcun contributo. Per fortuna, in questi anni, l’Associazione S. Francisco è riuscita ad accumulare un piccolo deposito bancario e con questo ha potuto pagare gli stipendi dei dipendenti, ridotti del 25%. Ha continuato anche a pagare i contributi sociali e l’assicurazione contro infortuni. Tra i dipendenti, alcuni sono riusciti a trovare qualche altra risorsa economica, con piccoli lavori.

Il personale scolastico si è riunito più volte con il personale di altre scuole per capire come mettere in atto tutte le norme di sicurezza per l’anno scolastico 2021. Per adempiere i protocolli soprattutto riguardanti le distanze, il Centro è costretto a ridurre molto il numero degli iscritti e questo creerà ancora problemi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, nell’acquisto del materiale igienico, degli arredi per le aule e per il cortile e altro. È stato anche necessario raddoppiare i bagni. Il costo della vita è molto aumentato, e intanto molti genitori hanno perso il lavoro, quindi non sarà possibile aumentare le quote di iscrizione e delle mensilità.

I bambini che hanno ricevuto il sostegno a distanza nel 2020 sono 32: 23 che hanno frequentato il Centro Infantil Esperança e 9 che hanno frequentato altre scuole primarie e secondarie.

FONDO SCUOLA

Le scuole superiori e le università sono state chiuse dal mese di marzo e hanno riaperto solo un mese alla fine dell’anno per permettere lo svolgimento degli esami. Gli studenti più fortunati hanno avuto il supporto delle lezioni online, ma la maggior parte non ha avuto accesso a questo servizio. Sono state usate montagne di fotocopie.

Nel 2020 il progetto Fondo Scuola ha contribuito a sostenere le spese per lo studio di sette ragazze:

- Una che ha frequentato il terzo anno di Pubbliche relazioni all’Università Cattolica.

- Una che ha frequentato il quarto anno di Scienze dell’Alimentazione all’Università Pedagogica.

- Una che sta completando il dottorato in scienze pedagogiche e gestione scolare

- Una che ha frequentato il corso pedagogico obbligatorio per poter insegnare

- Una che ha frequentato la dodicesima classe

- Due ragazze che hanno frequentato l’undicesima classe.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

Il progetto “Un Sorriso per S. Paolo” collabora con la scuola São Paulo, a Bissau, attraverso l'adozione a distanza di bambini in situazioni economiche precarie.

Nella scuola São Paulo l’anno scolastico è iniziato regolarmente il 16 settembre 2019.

Avrebbe dovuto terminare il 19 giugno 2020, ma non è stato possibile a causa della pandemia. Da marzo le lezioni in presenza sono state interrotte per molto tempo e in seguito la scuola per riprendere le lezioni in presenza ha dovuto modificare l'orario scolastico e adottare altre misure preventive, osservando le linee guida del Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione: cura dell'igiene personale, uso obbligatorio delle mascherine nel cortile e nella scuola, uso di acqua con candeggina per lavarsi le mani frequentemente, distanziamento. Con molto impegno e tanta fatica, alla fine sono stati raggiunti gli obiettivi programmati. L’anno scolastico è terminato in agosto 2020 con le prove e gli esami finali.

Gli alunni che hanno frequentato la scuola in questo anno scolastico sono 455 e tutti sono stati promossi. 55 sono i ragazzi che hanno ricevuto il sostegno a distanza.

Alcune osservazioni in merito al sostegno a distanza

Già nell’assemblea dello scorso anno, osservammo che c’era stato un calo di benefattori impegnati nel sostegno a distanza. Nel 2020 alcuni hanno ripreso a versare la quota, ma altri non hanno più risposto alle sollecitazioni o hanno comunicato la loro difficoltà a continuare con questo impegno. Abbiamo potuto ancora sostenere diversi ragazzi perché ci sono benefattori che inviano contributi di varia entità senza una precisa destinazione.

Ci stiamo chiedendo se la formula del sostegno a distanza, che impegna a versare una quota fissa annuale, sia ancora attuabile per molti benefattori. Come abbiamo spiegato sopra, i ragazzi bisognosi di sostegno per la scuola aumenteranno, a causa della crisi economica provocata dalla pandemia. Crediamo di poterli sostenere grazie ai contributi che arrivano senza precisa destinazione o contributi di qualunque entità con destinazione ai progetti Armandinho o Un sorriso per San Paolo.. Per questo è importante far conoscere i nostri progetti e sollecitare la generosità delle persone che crediamo disponibili.

É bene ricordare sempre che i contributi inviati tramite bonifico sono detraibili nella dichiarazione annuale dei redditi. Non sono detraibili le offerte date in contanti.

ALTRI PROGETTI

A causa del dilagare della pandemia, non è stato possibile realizzare alcuni progetti culturali e di beneficienza destinati al territorio.

Incontro formativo per soci e simpatizzanti

É stato realizzato nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio, per approfondire la conoscenza dell’Associazione e dei suoi scopi. L’incontro è stato tenuto, nel rispetto di tutte le norme anticovid, in una sala adiacente al Santuario di Gesù Bambino a S. Antonio Abate, messa a disposizione dai Padri Dehoniani. Hanno partecipato venti persone soprattutto giovani. Non si sono affrontate spese.

La corruzione nelle istituzioni pubbliche

Il progetto prevedeva un percorso formativo in tre serate con la partecipazione di tre esperti. Moderatore il Dott. Giuseppe Capuano, Comandante della Polizia Municipale di S. Antonio Abate. Moderatore e relatori hanno dato gratuitamente la disponibilità alla realizzazione del progetto. Per ogni serata era preventivata una cena in pizzeria offerta ai relatori. Gli incontri si sarebbero svolti nel Teatro Padre Dehon, adiacente al Santuario di Gesù Bambino.

Prima serata – 25 settembre: “Analisi di scenario tesa a definire la specificità funzionale delle “istituzioni pubbliche” ed il fondamentale ruolo della quotidiana interazione tra i protagonisti dell’azione amministrativa in contesti di “public governance”. Relazione del Dott. Catello Antonio Cremone, Istruttore amministrativo presso il Comune di Sant'Antonio Abate .

Seconda serata – 2 ottobre: “La partecipazione e il controllo democratico di legalità sullo svolgimento dell’azione amministrativa”. Relazione del Dott. Giuseppe Napolitano, Dirigente Roma Capitale, già Dottore di ricerca in Diritto Amministrativo.

Terza serata – 9 ottobre: La prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione”. Relazione del Dott. Marco Galdi, Professore di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche. Esperto in materia di anticorruzione.

Sono state realizzate le prime due serate con la partecipazione di 25/30. Le relazioni sono state seguite dal dialogo con il relatore. Solo nella seconda serata, all’incontro è seguita la cena in pizzeria. A causa dell’arrivo della seconda ondata della pandemia, nonostante fossero stati messe in atto tutte la norme anticovid, il Consiglio Direttivo ha ritenuto opportuno rimandare a data da destinarsi il terzo incontro.

Riconosciamo, in verità, che ci saremmo aspettata una maggiore partecipazione da parte dei tanti amici che abbiamo invitato, ma soprattutto dobbiamo riconoscere che sono mancati tanti soci abitanti nel territorio. Ci siamo chiesti se la non partecipazione sia stata dovuta solo al timore del covid o anche a una certa indifferenza per alcune problematiche molto gravi che feriscono la nostra democrazia e impoveriscono la nostra società.

Aiuto alimentare

Nel mese di ottobre, la rappresentante legale dell’associazione S. Francisco de Assis di Maputo (Mozambico), la missionaria Irene Ratti, responsabile del Centro Infantil Esperança, ha fatto presente alla nostra associazione che la pandemia paralizzava la possibilità, per molte persone, di guadagnarsi il pane quotidiano. In città e dintorni sono state proibite e smantellate tutte le bancarelle e postazioni di vendita informale. Numerose nonne e bisnonne, alcune malate, che hanno i nipotini da allevare, perché i genitori sono morti o sono andati a vivere altrove e hanno abbandonato a loro i figli, non avevano sufficienti risorse per l’alimentazione.

Come abbiamo già detto sopra, poiché la scuola è stata chiusa, le famiglie hanno pagato la metà delle mensilità, i bambini a casa non avevano i tre pasti che vengono dati regolarmente a scuola. In questa situazione sono stati più favoriti i bambini che avevano ricevuto il sostegno a distanza. Le educatrici cercavano di visitare le famiglie con una certa regolarità, mantenendo le dovute misure di sicurezza, e consegnando ogni mese alcuni generi di prima necessità. Tra quelle che finora non avevano bisogno di ricevere il sostegno, c’erano famiglie che si stavano trovando in difficoltà economica e avevano bisogno di aiuto per l’alimentazione.

Abbiamo risposto a questa sollecitazione con il progetto Aiuto Alimentare, proponendolo a soci, amici, conoscenti, anche tramite il sito e vari social. Abbiamo avuto una sorprendente risposta. Già nel mese di novembre abbiamo potuto inviare € 1650,00 per 33 pacchi alimentari contenenti farina di mais, olio, zucchero, sale e sapone.

Naturalmente il sostegno a questo progetto sta continuando.

Collaborazione con altri Enti

La pandemia, come tutti sappiamo, ha creato gravi disagi economici anche in Italia e fin dall’inizio molte famiglie che hanno perso il lavoro si sono rivolte alla Caritas per avere aiuto.

Nel 2019 la nostra associazione aveva ricevuto la quota del 5xmille del 2017, ma non aveva avuto modo di destinarla a causa di tutto il lavoro di trasferimento della sede dall’Emilia Romagna alla Campania. Vista la situazione di emergenza, il Consiglio Direttivo ha ritenuto di destinare questa quota alla CARITAS DIOCESANA DELLA DIOCESI DI SORRENTO-CASTELLAMMARE DI STABIA, proprio per contribuire al sostegno delle famiglie in difficoltà.

Un altro contributo, corrispondente a circa la metà della quota del 5xmille del 2018, è stato destinato alla CARITAS DIOCESANA DI NAMPULA (Mozambico).

La provincia di Nampula è a sud della provincia di Cabo Delgado, dove ormai da alcuni anni gruppi armati islamici compiono aggressioni e violenze nei confronti della popolazione inerme. Quella zona è la più ricca del Paese, con giacimenti di gas, di petrolio e di diamanti. A causa di grandi interessi di multinazionali e di violenze inaudite da parte di gruppi terroristici, la grande ricchezza del Paese è diventata causa di grande povertà.

I nostri canali di informazione ultimamente hanno cominciato a parlare di questa dolorosa situazione. Abbiamo anche pubblicato alcune notizie sul nostro gruppo whatsapp. In Mozambico le notizie sono molto più limitate. Il governo evita di far diffondere queste notizie, però aumentano ogni giorno le folle che fuggono dalle zone teatro di violenze e si rifugiano nelle zone limitrofe, come la provincia di Nampula. I racconti dei sopravvissuti agli attacchi sono raccapriccianti. Già negli ultimi mesi del 2020, nei pressi della città di Nampula c’erano quasi 300.000 rifugiati a cui la Caritas cerca di dare aiuto, insieme a congregazioni religiose e altre associazioni.


CONCLUSIONE

È con gioia che abbiamo lavorato in questo anno 2020, anzitutto perché abbiamo visto crescere l’attenzione di amici e conoscenti alla nostra associazione e l’interesse per i nostri progetti. Il numero dei soci è in crescita. È vero che, a causa del trasferimento e poi a causa della pandemia, abbiamo perso un certo numero di benefattori, ma alcuni li abbiamo ritrovati e ne sono arrivati altri. Abbiamo percepito una buona attenzione alla nostra richiesta di destinazione del 5xmille nella denuncia dei redditi, quindi ci aspettiamo quote maggiori nei prossimi anni.

Guardiamo al futuro con fiducia, sperando di poter continuare a sostenere i progetti in Mozambico e in Guinea Bissau, ma anche in Italia. La nostra società italiana, sempre più decadente, ha bisogno del nostro impegno per diffondere cultura, solidarietà, legalità, servizio per il bene di tutti.

Chiediamo a tutti i soci di impegnarsi a far conoscere l’associazione e i suoi progetti, di partecipare, per quanto possibile alle iniziative e alle raccolte di fondi. Ci aspettiamo sostegno e suggerimenti. Invitiamo i soci a visitare il nostro sito web, per mantenersi aggiornati.

A tutti il nostro grazie. Siamo contenti di esserci. Insieme.

La presidente

Lucia Capriotti

S. Antonio Abate, 10 aprile 2021

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In apertura di questa assemblea, rivolgo il saluto mio e di tutto il Consiglio Direttivo a tutti voi soci che partecipate all’assemblea attraverso il collegamento skype. Per la seconda volta siamo costretti a incontrarci in questa modalità, che per vari motivi crea qualche disagio a parecchi di noi, ma siamo contenti di riuscire a vivere anche questa esperienza.

BREVI CENNI STORICI E FINALITÀ DELL’ASSOCIAZIONE

A favore, anzitutto dei nuovi soci, ma anche di tutti noi, ricordiamo brevemente la storia e le finalità dell’Associazione, che è stata costituita da 10 soci fondatori membri della Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, a Bologna, il 2 gennaio 2003. Tre di loro sono ancora soci: Lisetta Licheri, Gaetano Punzo, Clemente Statzu. È stata iscritta al registro provinciale del volontariato di Bologna il 1 luglio 2003 come ONLUS.

Fin dall’inizio, l’associazione si è sviluppata, in quanto a numero di soci, soprattutto in Campania. Nell’assemblea straordinaria del 27 aprile 2019, i soci hanno deciso il trasferimento dell’associazione nella Regione Campania, per poter continuare a sostenere le attività associative in Italia e all’estero. Il 23 ottobre 2019 l’Associazione è stata iscritta la Registro del volontariato della Regione Campania. In seguito è stata anche iscritta all’albo delle Associazioni del Comune di S. Antonio Abate. In ottemperanza al nuovo Codice del Terzo Settore, l’associazione non è più una ONLUS, ma una ODV: Organizzazione di Volontariato.

L’associazione, con l’assenza di ogni finalità lucrativa, mediante l’attività volontaria dei propri associati, persegue fini di solidarietà sociale, in conformità agli insegnamenti della dottrina sociale cristiana e della tradizione della Famiglia Dehoniana di cui la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore fa parte. Tale azione si esprime attraverso la tutela e la promozione dei diritti umani, culturali e sociali, e attraverso l’intervento a favore dei paesi del Sud del mondo per favorire il raggiungimento della pace e della giustizia, consolidando i legami tra i popoli del Nord e del Sud del mondo.

Fin da subito l’associazione ha sostenuto l’impegno di promozione umana delle missionarie in Mozambico e poi in Guinea Bissau con progetti di sostegno a distanza per bambini e ragazzi, al fine di permettere loro un percorso scolastico regolare, una formazione umana e culturale significativa, in scuole private che suppliscono alle carenze della scuola statale, dando, dove sia necessario, anche un aiuto all’alimentazione. In seguito sono nati anche altri progetti di alfabetizzazione e di sostegno a studenti delle scuole superiori e dell’università, sempre nei due Paesi Africani, con particolare attenzione alle donne e alle ragazze che sono più discriminate economicamente e culturalmente.

L’Associazione ha ritenuto necessario, per la trasparenza amministrativa, stipulare una convenzione con gli enti attraverso i quali vengono realizzati i progetti: la Scuola Nossa Senhora das Vitorias e l’Associazione S. Francisco de Assis a Maputo (Mozambico), il Centro culturale Universitario Napipine a Nampula (Mozambico), la Scuola São Paulo a Bissau (Guinea Bissau). I contributi per il sostegno dei progetti vengono versati, attraverso bonifici, direttamente agli enti.

Già nel 2019, il Centro Culturale Universitario Napipine ha avuto problemi con la Banca che ha chiuso il conto corrente e non è stato possibile riaprirne uno nuovo, con perdita anche di denaro. È stata quindi costituita l’Associazione Companhia Missionaria CM, che ha potuto aprire un nuovo conto corrente, sul quale abbiamo versato i contributi per il progetto Fondo Scuola. Stiamo preparando una convenzione con questa nuova associazione.

Nel corso degli anni, sono stati realizzati anche in Italia progetti culturali e educativi e di sostegno a famiglie in gravi difficoltà economiche e immigrate.

Alcuni progetti già intrapresi hanno subito modifiche per renderli più rispondenti alle necessità dei destinatari. Altri sono giunti a conclusione e ulteriori nuovi progetti sono stati avviati per rispondere ai nuovi bisogni emergenti sia in Africa che in Italia.

Un progetto in cui l’associazione ha profuso risorse umane e impegno formativo è il volontariato internazionale che si è realizzato in periodi di servizio, da parte di volontari, a fianco delle missionarie in Mozambico e in Guinea Bissau. Già da tre anni, prima per difficoltà organizzative, poi a causa della pandemia, non siamo riusciti a riprendere i corsi di formazione per il volontariato internazionale, ma guardiamo con fiducia al futuro, anche perché ci sono persone – giovani e adulte – che sono interessate a vivere questa esperienza di servizio.

PROGETTI

ARMANDINHO

È un sostegno a distanza con la finalità di garantire a Maputo, in Mozambico, il diritto allo studio di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze che vivono in famiglie con situazioni economiche precarie. Quando il progetto è nato, l’accesso alle scuole statali era difficile, perché le strutture pubbliche non erano sufficientemente grandi per contenere tutti i ragazzi in età scolare. Ora sono state costruite più scuole statali, ma le scuole private dove sono impegnate le missionarie garantiscono una formazione scolastica più strutturata e una educazione umana migliore: i ragazzi sono seguiti più attentamente anche nella loro situazione familiare a volte problematica sia da un punto di vista umano che economico.

La quota del sostegno annuale aiuta le famiglie che non riescono a pagare tutte le spese di una scuola privata. Due sono gli enti coinvolti nel progetto:

Scuola Nossa Senhora das Vitorias: si trova nel Bairro Malhangalene, a sud della capitale Maputo. È una scuola costruita negli anni ’90 dalla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore; attualmente la responsabile è la missionaria Julieta Mendes. É parificata alla scuola statale. Nel 2020, i ragazzi hanno frequentato le classi dall’ottava all’undicesima.

Centro Infantil Esperança: è la scuola materna dell’Arcidiocesi di Maputo, nel quartiere Patrice Lomumba della capitale. I bambini da sostenere provengono in maggioranza dal quartiere, molti sono orfani, altri orfani di “genitori vivi”, ossia di genitori emigrati all’estero per motivi di lavoro e spesso non ritornano; i bambini di conseguenza rimangono con le nonne, molto spesso prive di forze e di mezzi di sussistenza per la loro crescita. È una scuola paritaria che si è costituita come Associazione San Francisco de Assis. Il progetto continua a sostenere anche alcuni bambini che da questo Centro sono passati alla scuola pubblica nello stesso quartiere. In questi casi il sostegno non viene usato per l’iscrizione alla scuola, ma per altre necessità a cui la famiglia non può rispondere.

Il sostegno a distanza operato dal progetto Armandinho vuole contribuire al pagamento dell’iscrizione e delle tasse scolastiche, della mensilità, della divisa; in qualche caso anche delle medicine, dell’alimentazione e del vestiario. Ciascun ragazzo sostenuto ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 200,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

FONDO SCUOLA

Il progetto ha il fine di sostenere, a Nampula in Mozambico, il diritto allo studio di ragazze, dando loro la possibilità di frequentare le scuole superiori o l’università. Responsabile del progetto è la missionaria Anna Maria Berta, che vivendo direttamente a contatto con loro, promuove e accompagna la crescita umana e culturale di queste giovani. Il contributo economico viene dato a seconda della necessità e può essere diretto al pagamento delle tasse universitarie, dell’iscrizione alla scuola secondaria, di medicine, occhiali, libri, viaggi, cancelleria e vestiti. Ciascuna studente sostenuta ha una scheda individuale con documento d’identità e nella relazione annuale del progetto si dà comunicazione degli studi di ciascuna.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

È un sostegno a distanza a favore di bambini e bambine, che vivono in situazioni economiche precarie e frequentano la Scuola São Paulo, della diocesi di Bissau (Guinea Bissau) di cui è responsabile la socia missionaria Antonieta N’Dequi. La scuola è stata aperta nel 1994, è privata, non ha fini di lucro e non riceve nessun sostegno economico né da parte dello Stato né da parte della Diocesi, che non ha i fondi per sostenere le molte scuole, aperte per rispondere all’urgenza educativa e scolastica di cui lo stato non si fa carico.

La quota del sostegno annuale aiuta le famiglie che non riescono a pagare tutte le spese di una scuola privata: tasse scolastiche, mensilità, divisa. Ciascuno ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 150,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

ALTRI PROGETTI

Già al termine del 2019, era nelle intenzioni del Direttivo realizzare alcuni progetti culturali aperti a tutti e incontri di formazione per i soci e amici simpatizzanti dell’associazione. Purtroppo le restrizioni e le chiusure a cui ci ha costretti la pandemia hanno limitato molto la possibilità di realizzare questi progetti.

Sono stati comunque realizzati:

- un incontro formativo per soci e amici,

- parte del progetto “LA CORRUZIONI NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE: per una corretta e più esaustiva comprensione del fenomeno: percorso culturale in tre serate.

Collaborazione con altri enti

Nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto (art. 2, comma 3), l’Associazione ha dato il proprio sostegno economico a due enti impegnati in progetti di solidarietà:

- la CARISTAS DIOCESANA DI SORRENTO/CASTELLAMMARE DI STABIA a favore delle famiglie in difficoltà economica a causa della pandemia

- la CARITAS DIOCESANA DI NAMPULA (Mozambico) a favore dei rifugiati dalla provincia di Cabo Delgado, fuggiti a causa del dilagare della violenza da parte di gruppi terroristici.

RELAZIONE DI MISSIONE

La presente relazione fornisce informazioni circa lo svolgimento e la contabilità dei progetti e delle attività in cui l’associazione è stata coinvolta nell’anno 2020.

ARMANDINHO

Nell’anno 2020 si è continuato con il sostegno di bambini e ragazzi delle seguenti scuole di Maputo (Mozambico): Nossa Senhora das Vitorias, Centro Infantil Esperança, Altre scuole.

Nossa Senhora das Vitorias

Gli alunni iscritti nell’anno scolastico 2020 sono stati 222, 57 in più rispetto al 2019. Hanno frequentato le classi dall’ottava all’undicesima. 16 alunni hanno ricevuto il sostegno con il progetto Armandinho. Questi sono ragazzi che hanno i genitori separati o disoccupati o sono orfani e vivono con nonni, zii o altri parenti.

Le lezioni sono iniziate, come di norma, il 4 febbraio e avrebbero dovuto terminare il 20 novembre, quando sarebbero iniziati i preparativi per gli esami, che poi si sarebbero svolti fino al 16 dicembre. Purtroppo, a causa della pandemia, le lezioni in presenza sono state interrotte il 23 marzo e sono state riprese il 2 novembre. Per prevenire il contagio, il governo ha stabilito che ogni classe non potesse avere più di 20 studenti, per questo non è stato possibile tenere tutti i giorni le lezioni per tutte le classi. La decima classe, che deve affrontare l’esame, ha avuto 3 giorni di lezione a settimana, l'undicesima classe 4 giorni, l'ottava e la nona classe un solo giorno di lezione a settimana. Certamente sono stati pochi giorni di lezioni a settimana, ma molte altre scuole, soprattutto quelle pubbliche, non potendo assicurare le condizioni igieniche richieste, hanno tenuto le lezioni in presenza solo per le classi che hanno l’esame. A causa della pandemia, l’anno scolastico si è concluso a metà febbraio 2021, con gli esami. Per decisione governativa, tutti gli alunni che hanno frequentato le classi ottava, nona e undicesima, che non hanno esame, sono stati ammessi alla classe successiva.

Per l’anno scolastico 2021, la scuola dovrà mantenere gli stessi protocolli per la prevenzione dal contagio; per poter tenere lezioni in presenza con tutti gli alunni ogni giorno, sono stati necessari lavori di adattamento di altri spazi, per aumentare il numero delle aule. Si prevede che aumenterà il numero di ragazzi che avranno bisogno di sostegno, perché sono aumentati i genitori che hanno perso il lavoro a causa della pandemia.

Fortunatamente, in tutto l’anno 2020, né dipendenti scolastici, né alunni sono stati contagiati.

Riproponiamo una considerazione già fatta lo scorso anno: dai numeri si evince che solo pochissimi alunni hanno avuto il nostro sostegno; quindi tutti gli altri sono figli di famiglie che possono permettersi di affrontare le spese scolastiche. Crediamo che questa situazione sia una forte provocazione per la nostra associazione. Non possiamo rischiare che una scuola, nata per permettere l’istruzione dei poveri, diventi una scuola di élite. Per questo chiedo a tutti voi un grande impegno sia nel contribuire personalmente, se possibile, sia nel cercare nuovi benefattori disposti a sostenere i ragazzi che vogliono frequentare questa scuola, sia nell’inventarci attività di raccolta fondi, sia nel far conoscere la possibilità di devolvere il 5x1000 delle tasse alla nostra associazione. La quota di € 200,00 annuali non basta a coprire le spese di iscrizione e le mensilità, ma con questo aiuto molte famiglie potrebbero riuscire a mantenere i figli in un percorso formativo di valore. La pandemia ha rallentato gravemente il percorso di sviluppo economico del Mozambico.

Centro Infantil Esperança

Come avevamo spiegato già lo scorso anno, le iscrizioni al Centro avvengono sempre in ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, perché le famiglie hanno difficoltà a mandare i piccolissimi, mandano piuttosto quelli dell’ultimo anno, prima della scuola elementare. Solo dopo che sono stati iscritti i più grandi, se hanno qualche possibilità o ricevono il sostegno a distanza, iscrivono i più piccoli. Nel marzo 2020 erano ancora in corso le iscrizioni, quando sono state chiuse le scuole a causa della pandemia: erano 97 bambini iscritti. Molto meno rispetto ai 132 del 2019. Purtroppo non è più stato possibile riaprire.

Pur nella povertà di mezzi a disposizione, la scuola ha potuto avvalersi di una piattaforma online per poter continuare a seguire bambini e genitori proponendo le attività didattiche, ma solo il 57% degli alunni ha potuto usufruire di questo servizio. Se si considera che la zona dove abitano questi bambini è rurale e le famiglie hanno reddito medio basso, è stata comunque una buona percentuale. Purtroppo non sono stati raggiunti i bambini che ricevono il sostegno a distanza e altri le cui famiglie vivono di attività precarie e agricole. Sono famiglie che vivono della vendita dei propri prodotti sulla strada. Le norme anticovid le hanno costrette a chiudere i loro punti vendita, creando gravi difficoltà economiche; in alcuni casi hanno sperimentato la fame.

È comprensibile che tutto il lavoro che il Centro svolge con i bambini che presentano carenze cognitive e difficoltà di relazione, grazie agli educatori e al servizio della psicologa, è stato assolutamente penalizzato, anche perché i bambini con maggiori difficoltà sono quelli che non hanno potuto usufruire del servizio online. E comunque le lezioni online non sortiscono lo stesso risultato di quelle in presenza, specialmente in una scuola dell’infanzia.

L’Associazione S. Francisco de Assis, che gestisce il Centro Infantil Esperança, si è trovata in difficoltà soprattutto per il pagamento degli stipendi. Le famiglie hanno pagato la metà delle quote mensili. Il Governo non ha dato alcun contributo. Per fortuna, in questi anni, l’Associazione S. Francisco è riuscita ad accumulare un piccolo deposito bancario e con questo ha potuto pagare gli stipendi dei dipendenti, ridotti del 25%. Ha continuato anche a pagare i contributi sociali e l’assicurazione contro infortuni. Tra i dipendenti, alcuni sono riusciti a trovare qualche altra risorsa economica, con piccoli lavori.

Il personale scolastico si è riunito più volte con il personale di altre scuole per capire come mettere in atto tutte le norme di sicurezza per l’anno scolastico 2021. Per adempiere i protocolli soprattutto riguardanti le distanze, il Centro è costretto a ridurre molto il numero degli iscritti e questo creerà ancora problemi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, nell’acquisto del materiale igienico, degli arredi per le aule e per il cortile e altro. È stato anche necessario raddoppiare i bagni. Il costo della vita è molto aumentato, e intanto molti genitori hanno perso il lavoro, quindi non sarà possibile aumentare le quote di iscrizione e delle mensilità.

I bambini che hanno ricevuto il sostegno a distanza nel 2020 sono 32: 23 che hanno frequentato il Centro Infantil Esperança e 9 che hanno frequentato altre scuole primarie e secondarie.

FONDO SCUOLA

Le scuole superiori e le università sono state chiuse dal mese di marzo e hanno riaperto solo un mese alla fine dell’anno per permettere lo svolgimento degli esami. Gli studenti più fortunati hanno avuto il supporto delle lezioni online, ma la maggior parte non ha avuto accesso a questo servizio. Sono state usate montagne di fotocopie.

Nel 2020 il progetto Fondo Scuola ha contribuito a sostenere le spese per lo studio di sette ragazze:

- Una che ha frequentato il terzo anno di Pubbliche relazioni all’Università Cattolica.

- Una che ha frequentato il quarto anno di Scienze dell’Alimentazione all’Università Pedagogica.

- Una che sta completando il dottorato in scienze pedagogiche e gestione scolare

- Una che ha frequentato il corso pedagogico obbligatorio per poter insegnare

- Una che ha frequentato la dodicesima classe

- Due ragazze che hanno frequentato l’undicesima classe.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

Il progetto “Un Sorriso per S. Paolo” collabora con la scuola São Paulo, a Bissau, attraverso l'adozione a distanza di bambini in situazioni economiche precarie.

Nella scuola São Paulo l’anno scolastico è iniziato regolarmente il 16 settembre 2019.

Avrebbe dovuto terminare il 19 giugno 2020, ma non è stato possibile a causa della pandemia. Da marzo le lezioni in presenza sono state interrotte per molto tempo e in seguito la scuola per riprendere le lezioni in presenza ha dovuto modificare l'orario scolastico e adottare altre misure preventive, osservando le linee guida del Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione: cura dell'igiene personale, uso obbligatorio delle mascherine nel cortile e nella scuola, uso di acqua con candeggina per lavarsi le mani frequentemente, distanziamento. Con molto impegno e tanta fatica, alla fine sono stati raggiunti gli obiettivi programmati. L’anno scolastico è terminato in agosto 2020 con le prove e gli esami finali.

Gli alunni che hanno frequentato la scuola in questo anno scolastico sono 455 e tutti sono stati promossi. 55 sono i ragazzi che hanno ricevuto il sostegno a distanza.

Alcune osservazioni in merito al sostegno a distanza

Già nell’assemblea dello scorso anno, osservammo che c’era stato un calo di benefattori impegnati nel sostegno a distanza. Nel 2020 alcuni hanno ripreso a versare la quota, ma altri non hanno più risposto alle sollecitazioni o hanno comunicato la loro difficoltà a continuare con questo impegno. Abbiamo potuto ancora sostenere diversi ragazzi perché ci sono benefattori che inviano contributi di varia entità senza una precisa destinazione.

Ci stiamo chiedendo se la formula del sostegno a distanza, che impegna a versare una quota fissa annuale, sia ancora attuabile per molti benefattori. Come abbiamo spiegato sopra, i ragazzi bisognosi di sostegno per la scuola aumenteranno, a causa della crisi economica provocata dalla pandemia. Crediamo di poterli sostenere grazie ai contributi che arrivano senza precisa destinazione o contributi di qualunque entità con destinazione ai progetti Armandinho o Un sorriso per San Paolo.. Per questo è importante far conoscere i nostri progetti e sollecitare la generosità delle persone che crediamo disponibili.

É bene ricordare sempre che i contributi inviati tramite bonifico sono detraibili nella dichiarazione annuale dei redditi. Non sono detraibili le offerte date in contanti.

ALTRI PROGETTI

A causa del dilagare della pandemia, non è stato possibile realizzare alcuni progetti culturali e di beneficienza destinati al territorio.

Incontro formativo per soci e simpatizzanti

É stato realizzato nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio, per approfondire la conoscenza dell’Associazione e dei suoi scopi. L’incontro è stato tenuto, nel rispetto di tutte le norme anticovid, in una sala adiacente al Santuario di Gesù Bambino a S. Antonio Abate, messa a disposizione dai Padri Dehoniani. Hanno partecipato venti persone soprattutto giovani. Non si sono affrontate spese.

La corruzione nelle istituzioni pubbliche

Il progetto prevedeva un percorso formativo in tre serate con la partecipazione di tre esperti. Moderatore il Dott. Giuseppe Capuano, Comandante della Polizia Municipale di S. Antonio Abate. Moderatore e relatori hanno dato gratuitamente la disponibilità alla realizzazione del progetto. Per ogni serata era preventivata una cena in pizzeria offerta ai relatori. Gli incontri si sarebbero svolti nel Teatro Padre Dehon, adiacente al Santuario di Gesù Bambino.

Prima serata – 25 settembre: “Analisi di scenario tesa a definire la specificità funzionale delle “istituzioni pubbliche” ed il fondamentale ruolo della quotidiana interazione tra i protagonisti dell’azione amministrativa in contesti di “public governance”. Relazione del Dott. Catello Antonio Cremone, Istruttore amministrativo presso il Comune di Sant'Antonio Abate .

Seconda serata – 2 ottobre: “La partecipazione e il controllo democratico di legalità sullo svolgimento dell’azione amministrativa”. Relazione del Dott. Giuseppe Napolitano, Dirigente Roma Capitale, già Dottore di ricerca in Diritto Amministrativo.

Terza serata – 9 ottobre: La prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione”. Relazione del Dott. Marco Galdi, Professore di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche. Esperto in materia di anticorruzione.

Sono state realizzate le prime due serate con la partecipazione di 25/30. Le relazioni sono state seguite dal dialogo con il relatore. Solo nella seconda serata, all’incontro è seguita la cena in pizzeria. A causa dell’arrivo della seconda ondata della pandemia, nonostante fossero stati messe in atto tutte la norme anticovid, il Consiglio Direttivo ha ritenuto opportuno rimandare a data da destinarsi il terzo incontro.

Riconosciamo, in verità, che ci saremmo aspettata una maggiore partecipazione da parte dei tanti amici che abbiamo invitato, ma soprattutto dobbiamo riconoscere che sono mancati tanti soci abitanti nel territorio. Ci siamo chiesti se la non partecipazione sia stata dovuta solo al timore del covid o anche a una certa indifferenza per alcune problematiche molto gravi che feriscono la nostra democrazia e impoveriscono la nostra società.

Aiuto alimentare

Nel mese di ottobre, la rappresentante legale dell’associazione S. Francisco de Assis di Maputo (Mozambico), la missionaria Irene Ratti, responsabile del Centro Infantil Esperança, ha fatto presente alla nostra associazione che la pandemia paralizzava la possibilità, per molte persone, di guadagnarsi il pane quotidiano. In città e dintorni sono state proibite e smantellate tutte le bancarelle e postazioni di vendita informale. Numerose nonne e bisnonne, alcune malate, che hanno i nipotini da allevare, perché i genitori sono morti o sono andati a vivere altrove e hanno abbandonato a loro i figli, non avevano sufficienti risorse per l’alimentazione.

Come abbiamo già detto sopra, poiché la scuola è stata chiusa, le famiglie hanno pagato la metà delle mensilità, i bambini a casa non avevano i tre pasti che vengono dati regolarmente a scuola. In questa situazione sono stati più favoriti i bambini che avevano ricevuto il sostegno a distanza. Le educatrici cercavano di visitare le famiglie con una certa regolarità, mantenendo le dovute misure di sicurezza, e consegnando ogni mese alcuni generi di prima necessità. Tra quelle che finora non avevano bisogno di ricevere il sostegno, c’erano famiglie che si stavano trovando in difficoltà economica e avevano bisogno di aiuto per l’alimentazione.

Abbiamo risposto a questa sollecitazione con il progetto Aiuto Alimentare, proponendolo a soci, amici, conoscenti, anche tramite il sito e vari social. Abbiamo avuto una sorprendente risposta. Già nel mese di novembre abbiamo potuto inviare € 1650,00 per 33 pacchi alimentari contenenti farina di mais, olio, zucchero, sale e sapone.

Naturalmente il sostegno a questo progetto sta continuando.

Collaborazione con altri Enti

La pandemia, come tutti sappiamo, ha creato gravi disagi economici anche in Italia e fin dall’inizio molte famiglie che hanno perso il lavoro si sono rivolte alla Caritas per avere aiuto.

Nel 2019 la nostra associazione aveva ricevuto la quota del 5xmille del 2017, ma non aveva avuto modo di destinarla a causa di tutto il lavoro di trasferimento della sede dall’Emilia Romagna alla Campania. Vista la situazione di emergenza, il Consiglio Direttivo ha ritenuto di destinare questa quota alla CARITAS DIOCESANA DELLA DIOCESI DI SORRENTO-CASTELLAMMARE DI STABIA, proprio per contribuire al sostegno delle famiglie in difficoltà.

Un altro contributo, corrispondente a circa la metà della quota del 5xmille del 2018, è stato destinato alla CARITAS DIOCESANA DI NAMPULA (Mozambico).

La provincia di Nampula è a sud della provincia di Cabo Delgado, dove ormai da alcuni anni gruppi armati islamici compiono aggressioni e violenze nei confronti della popolazione inerme. Quella zona è la più ricca del Paese, con giacimenti di gas, di petrolio e di diamanti. A causa di grandi interessi di multinazionali e di violenze inaudite da parte di gruppi terroristici, la grande ricchezza del Paese è diventata causa di grande povertà.

I nostri canali di informazione ultimamente hanno cominciato a parlare di questa dolorosa situazione. Abbiamo anche pubblicato alcune notizie sul nostro gruppo whatsapp. In Mozambico le notizie sono molto più limitate. Il governo evita di far diffondere queste notizie, però aumentano ogni giorno le folle che fuggono dalle zone teatro di violenze e si rifugiano nelle zone limitrofe, come la provincia di Nampula. I racconti dei sopravvissuti agli attacchi sono raccapriccianti. Già negli ultimi mesi del 2020, nei pressi della città di Nampula c’erano quasi 300.000 rifugiati a cui la Caritas cerca di dare aiuto, insieme a congregazioni religiose e altre associazioni.


CONCLUSIONE

È con gioia che abbiamo lavorato in questo anno 2020, anzitutto perché abbiamo visto crescere l’attenzione di amici e conoscenti alla nostra associazione e l’interesse per i nostri progetti. Il numero dei soci è in crescita. È vero che, a causa del trasferimento e poi a causa della pandemia, abbiamo perso un certo numero di benefattori, ma alcuni li abbiamo ritrovati e ne sono arrivati altri. Abbiamo percepito una buona attenzione alla nostra richiesta di destinazione del 5xmille nella denuncia dei redditi, quindi ci aspettiamo quote maggiori nei prossimi anni.

Guardiamo al futuro con fiducia, sperando di poter continuare a sostenere i progetti in Mozambico e in Guinea Bissau, ma anche in Italia. La nostra società italiana, sempre più decadente, ha bisogno del nostro impegno per diffondere cultura, solidarietà, legalità, servizio per il bene di tutti.

Chiediamo a tutti i soci di impegnarsi a far conoscere l’associazione e i suoi progetti, di partecipare, per quanto possibile alle iniziative e alle raccolte di fondi. Ci aspettiamo sostegno e suggerimenti. Invitiamo i soci a visitare il nostro sito web, per mantenersi aggiornati.

A tutti il nostro grazie. Siamo contenti di esserci. Insieme.

La presidente

Lucia Capriotti

S. Antonio Abate, 10 aprile 2021