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Oggi al Centro Infantile speravamo di lavorare nella
calma, ma la circostanza delle iscrizioni alla prima classe dei bambini che
hanno frequentato il Centro, ci ha dato di tutto, meno che la calma. Iscriviamo
i bambini a due scuole: Don Bosco e Sacra Famiglia. Arriva una telefonata da
questa scuola: vogliono il nome esatto del bambino Guevim Mateus. Scatta
l’agitazione e... subito il sospetto: Sta a vedere che la famiglia vuole
iscrivere un altro bambino... Finalmente giunge la nonna, agitata, quasi in lacrime.
“La scuola” dice “non accetta il mio nipotino”.
Controlliamo i documenti della nonna e, scopriamo che nel Biglietto di Identità
(B.I), a noi mai consegnato, c’è scritto Gabriele Mateus. Perchè questo nuovo
nome? Un po confusa e candidamente la nonna afferma: “Non mi piaceva questo
nome inglese, cosi l’ho sostituito con il nome portoghese Gabriele, l’angelo
della Buona notizia!”. La nonna di
Guevim ha cresciuto questo bambino da quando i genitori si sono separati.
La nonna di Gabriele fa molta fatica a camminare, ha i
piedi piatti e le ginocchia gonfie, ma quando si tratta del nipotino, non ha né
dolori né affanno, va spedita! Ha sessantaquattro anni, si sente vecchia e prega con ardore. La preghiera costante al
Signore è: “Vedi questo mio figlio? Ha i genitori, ma dove sono? Ti chiedo solo
una cosa, Signore, fa’ che lo possa vedere adulto e capace di affrontare la
vita, anche se difficile. E poi risveglia nei genitori il ricordo di questo loro figlio. Kanimambo Hosi!”.
Prega un po’ in lingua changana e un po’ in portoghese. Ma prega con il cuore e
Dio le darà ascolto.