Sono felice!

Posted by Pio Santonicola

0

… In questi giorni nonostante la lontananza dalla famiglia, mi sento bene, posso finalmente correre insieme ai bambini senza sentirmi dire che sono matto, rotolarmi nella polvere insieme a loro alla ricerca di un pallone, che in mezzo a tanta gente a stento riesci a trovare, non mi preoccupo di ciò che indosso, qui va bene tutto purché riesci a infilarti qualcosa addosso. Ogni giorno mi ripeto se i problemi maggiori li abbiamo noi o loro, forse una via di mezzo farebbe bene a tutti. Voglio dedicare un piccolo pensiero per il gruppetto che sta qui con me: Paola che ci ha accompagnati e Serena, Scila e Valeria che sono ragazze eccezionali con cui ho instaurato subito un buon rapporto e tutti insieme formiamo davvero un ottima squadra. Molto bello anche il rapporto con le ragazze mozambicane della casa, nonostante la comunicazione sia un po’ difficile data la lingua portoghese, va a meraviglia perché il linguaggio del corpo è il migliore, è universale. Un pensiero va al grande capo Mariolina, sempre disponibile ad ascoltare e consigliare, sempre con la soluzione pronta, sempre a sostenerti e a riprenderti se necessario. Col suo modo ironico ma molto efficace ti fa capire proprio la differenza tra la chiesa fatta di persone e la chiesa fatta di pietre, qui si sente il profumo dell’amore, di umanità, di semplicità e voglia di fare per migliorare le cose. Sono felice qui, mi sento come un prigioniero uscito dal carcere…finalmente libero!

…Dopo il tempo trascorso a Invinha, ci siamo spostati a Milevane e poi ad Alto Molocue. Sembra che le ore siano volate, forse per i vari impegni e le varie attività svolte. Adesso qui nella cameretta di Nampula scrivo con ormai un piede nell’aereo che ci riporterà in Italia: ho un nodo alla gola ma ripasso nella mente tutte le cose belle che siamo riusciti a fare in un mese.
Non so quanta persone ho conosciuto, rivedo tutti i loro volti... tanta bella gente, ma soprattutto i bambini. Ho perso il conto di quanti ne ho conosciuti, porterò il loro sorriso sempre nel mio cuore, quello sguardo che ti osservava ma che aspettava un tuo cenno per illuminarsi. 

0

… In questi giorni nonostante la lontananza dalla famiglia, mi sento bene, posso finalmente correre insieme ai bambini senza sentirmi dire che sono matto, rotolarmi nella polvere insieme a loro alla ricerca di un pallone, che in mezzo a tanta gente a stento riesci a trovare, non mi preoccupo di ciò che indosso, qui va bene tutto purché riesci a infilarti qualcosa addosso. Ogni giorno mi ripeto se i problemi maggiori li abbiamo noi o loro, forse una via di mezzo farebbe bene a tutti. Voglio dedicare un piccolo pensiero per il gruppetto che sta qui con me: Paola che ci ha accompagnati e Serena, Scila e Valeria che sono ragazze eccezionali con cui ho instaurato subito un buon rapporto e tutti insieme formiamo davvero un ottima squadra. Molto bello anche il rapporto con le ragazze mozambicane della casa, nonostante la comunicazione sia un po’ difficile data la lingua portoghese, va a meraviglia perché il linguaggio del corpo è il migliore, è universale. Un pensiero va al grande capo Mariolina, sempre disponibile ad ascoltare e consigliare, sempre con la soluzione pronta, sempre a sostenerti e a riprenderti se necessario. Col suo modo ironico ma molto efficace ti fa capire proprio la differenza tra la chiesa fatta di persone e la chiesa fatta di pietre, qui si sente il profumo dell’amore, di umanità, di semplicità e voglia di fare per migliorare le cose. Sono felice qui, mi sento come un prigioniero uscito dal carcere…finalmente libero!

…Dopo il tempo trascorso a Invinha, ci siamo spostati a Milevane e poi ad Alto Molocue. Sembra che le ore siano volate, forse per i vari impegni e le varie attività svolte. Adesso qui nella cameretta di Nampula scrivo con ormai un piede nell’aereo che ci riporterà in Italia: ho un nodo alla gola ma ripasso nella mente tutte le cose belle che siamo riusciti a fare in un mese.
Non so quanta persone ho conosciuto, rivedo tutti i loro volti... tanta bella gente, ma soprattutto i bambini. Ho perso il conto di quanti ne ho conosciuti, porterò il loro sorriso sempre nel mio cuore, quello sguardo che ti osservava ma che aspettava un tuo cenno per illuminarsi.