ALZATI e CAMMINA

Posted by Martina Cecini


Anche quest’anno desideriamo farvi partecipi di quello che stiamo realizzando con la vostra collaborazione e solidarietà. Il servizio del progetto Fondo Scuola, iniziato nel 2004, sta dando buoni frutti di crescita umana ed intellettuale a molti giovani e il Centro Culturale Universitario Napipine, inaugurato nell’agosto 2008, continua ad essere uno spazio di servizio ai giovani universitari.



Un contesto che cambia
Siamo in un tempo dove i cambiamenti sono visibili in molti contesti ed anche in Africa, ed in particolare in Mozambico. Noi lo vediamo concretamente nella nostra città di Nampula e nel nostro quartiere di Napipine in tante piccole e grandi cose. 
Nel 2004 quando siamo arrivate non c’erano luoghi dove gli studenti potessero fare fotocopie, quelli che noi chiamiamo copisterie,ora invece ce ne sono ad ogni angolo di strada. 
Vicino alla nostra casa è sorto un grande palazzo di tre piani che dà possibilità di alloggio agli studenti che frequentano la vicina Università Pedagogica, nella quale sono più di 6000 gli studenti iscritti. Il nostro vicino di casa ha costruito nelle adiacenze della sua casa delle stanze da affittare a studenti e docenti. Un poco più in là c’è un chiosco denominato “Tequila” dove gli studenti vanno a prendere qualcosa da mangiare. La strada che porta alla nostra casa è invasa dalle auto parcheggiate che lasciano poco spazio al passaggio.
Le Università più importanti hanno iniziato a funzionare, qui nel Nord del Mozambico a partire dal 1995 e, nel giro di una quindicina di anni, ne sono sorte molte. Questo cambia una città, un mondo, anche quello africano.
Le case, nei vari quartieri della città, stanno cambiando, da semplici capanne con il tetto di paglia diventano case di cemento con i tetti di lamiera. Casette non molto grandi ma sempre più belle e abitabili.
Molte persone con un lavoro stabile si comprano un pezzo di terreno e costruiscono le loro case con molti sacrifici, ma anche con una certa soddisfazione. A volte rivedo i nostri anni '60 quando anche noi ci davamo da fare per avere una casa di proprietà e un automezzo. Infatti molti docenti e professori si comprano la loro auto usata proveniente dai mercati asiatici o dal vicino Sud Africa. 
Ma che tipo di cambiamento è? Quali sfide comporta? 

“Africae Munus”
Inizia così l’Esortazione Apostolica di Benedetto XVI uscita in questi mesi sul 2° Sinodo africano. Parla della Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. Gli spunti sono tanti ma c’è uno slogan che mi pare sia molto significativo: ALZATI e CAMMINA. È rivolto a questo continente in questo contesto attuale pieno di sfide di ogni genere. Alzati Africa! E non è solo uno slogan. È un documento importante e con molti spunti di riflessione. In continuità con il 1° Sinodo Africano (1994), questo 2° richiama all’urgenza di alcuni temi importanti: riconciliazione, giustizia e pace. Solo con la giustizia, la pace e la riconciliazione l’Africa potrà davvero alzarsi e gridare al mondo la sua dignità di continente martoriato da tante ingiustizie passate e presenti. 
E un modo molto concreto di collaborare affinché l’Africa e gli africani si “alzino” è quello di aiutarli ad alzare il livello scolastico. Per questo la nostra scelta di campo è stata e continua ad essere l’aiuto allo studio con l’accesso alla biblioteca e la collaborazione parziale perché tanti giovani possano riuscire a concludere i loro studi.

Anno 2011
Gli utenti della biblioteca nel 2011 e inizio 2012 sono cresciuti ed ora siamo a quota 313. Abbiamo circa una decina di collaboratori che prestano il loro servizio gratuitamente mezza giornata alla settimana. Cerchiamo anche di fare una buona supervisione affinché la biblioteca funzioni e gli utenti possano usufruire dei libri e dei computer. La sala computer è molto frequentata e a volte dobbiamo fare dei turni di un’ora per poter dare la possibilità a tutti. La manutenzione dei computer è la spesa più alta, ma anche la manutenzione della struttura ha i suoi costi. Grazie alla Onlus Guardare Lontano siamo riuscite anche nel 2011 a sostenere queste spese. Gli utenti per i primi tre anni hanno contribuito con una cifra simbolica. 
Qualcuno ci ha suggerito di mettere in atto una serie di attività di auto sostegno con alcune iniziative appropriate. Stiamo tentando di vedere come procedere in questo senso e per l’anno 2012 possiamo fare alcuni tentativi. Crediamo che sia possibile qualcosa di graduale per cui abbiamo ancora bisogno della collaborazione dell’Associazione cercando di trovare pian piano soluzioni alternative.
Ci sta a cuore la crescita delle persone non solo intellettualmente ma anche sul piano dei rapporti interpersonali ed interculturali. Le persone che la frequentano provengono da varie parti del Mozambico ed è importante maturare un dialogo. Anche la presenza dei volontari ed in particolare di Laura e Alessio (Ale) in luglio – agosto 2011 ha avuto un bel significato per l’incontro tra giovani in un clima di interculturalità e di conoscenza più ravvicinata tra persone con tradizioni e culture diverse. Ci è parso un momento molto significativo e positivo.

Novità
Dal dicembre 2008 abbiamo anche accolto tra di noi alcune giovani che chiedono di sperimentare il nostro tipo di vita e di capire se possono intraprendere una vita di consacrazione laicale nella Compagnia Missionaria. Una novità che abbiamo accolto con sorpresa e con trepidazione per la sfida che ci è posta dinanzi. Sono sei le giovani che hanno iniziato ufficialmente un cammino, mentre altre cinque stanno sperimentando un periodo di accompagnamento. Alcune frequentano gli ultimi anni del liceo ed altre stanno frequentando l’Università. Al di là della possibilità di crescita per la nostra famiglia ci pare, questa per loro, una opportunità di crescita personale come donne e come donne africane che pone le basi per un futuro professionale positivo per ciascuna. E questo ci pare molto bello.
Per questo desideriamo ringraziare il Signore, Colui che guida i nostri passi con Amore che ci permette di sperimentare la sua benedizione su di noi e su quanti accolgono i suoi doni con riconoscenza. 
Continuiamo anche a contare con il vostro appoggio generoso e costante per poter continuare a seminare la speranza e la riconciliazione in questo contesto dove esiste sempre la minaccia di un disgregamento e di nuove lacerazioni del tessuto socio-politico.
Grazie di cuore a tutti e che il Signore vi benedica!
Anche quest’anno desideriamo farvi partecipi di quello che stiamo realizzando con la vostra collaborazione e solidarietà. Il servizio del progetto Fondo Scuola, iniziato nel 2004, sta dando buoni frutti di crescita umana ed intellettuale a molti giovani e il Centro Culturale Universitario Napipine, inaugurato nell’agosto 2008, continua ad essere uno spazio di servizio ai giovani universitari. Un contesto che cambia Siamo in un tempo dove i cambiamenti sono visibili in molti contesti ed anche in Africa, ed in particolare in Mozambico. Noi lo vediamo concretamente nella nostra città di Nampula e nel nostro quartiere di Napipine in tante piccole e grandi cose. Nel 2004 quando siamo arrivate non c’erano luoghi dove gli studenti potessero fare fotocopie, quelli che noi chiamiamo copisterie,ora invece ce ne sono ad ogni angolo di strada. Vicino alla nostra casa è sorto un grande palazzo di tre piani che dà possibilità di alloggio agli studenti che frequentano la vicina Università Pedagogica, nella quale sono più di 6000 gli studenti iscritti. Il nostro vicino di casa ha costruito nelle adiacenze della sua casa delle stanze da affittare a studenti e docenti. Un poco più in là c’è un chiosco denominato “Tequila” dove gli studenti vanno a prendere qualcosa da mangiare. La strada che porta alla nostra casa è invasa dalle auto parcheggiate che lasciano poco spazio al passaggio. Le Università più importanti hanno iniziato a funzionare, qui nel Nord del Mozambico a partire dal 1995 e, nel giro di una quindicina di anni, ne sono sorte molte. Questo cambia una città, un mondo, anche quello africano. Le case, nei vari quartieri della città, stanno cambiando, da semplici capanne con il tetto di paglia diventano case di cemento con i tetti di lamiera. Casette non molto grandi ma sempre più belle e abitabili. Molte persone con un lavoro stabile si comprano un pezzo di terreno e costruiscono le loro case con molti sacrifici, ma anche con una certa soddisfazione. A volte rivedo i nostri anni '60 quando anche noi ci davamo da fare per avere una casa di proprietà e un automezzo. Infatti molti docenti e professori si comprano la loro auto usata proveniente dai mercati asiatici o dal vicino Sud Africa. Ma che tipo di cambiamento è? Quali sfide comporta? “Africae Munus” Inizia così l’Esortazione Apostolica di Benedetto XVI uscita in questi mesi sul 2° Sinodo africano. Parla della Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. Gli spunti sono tanti ma c’è uno slogan che mi pare sia molto significativo: ALZATI e CAMMINA. È rivolto a questo continente in questo contesto attuale pieno di sfide di ogni genere. Alzati Africa! E non è solo uno slogan. È un documento importante e con molti spunti di riflessione. In continuità con il 1° Sinodo Africano (1994), questo 2° richiama all’urgenza di alcuni temi importanti: riconciliazione, giustizia e pace. Solo con la giustizia, la pace e la riconciliazione l’Africa potrà davvero alzarsi e gridare al mondo la sua dignità di continente martoriato da tante ingiustizie passate e presenti. E un modo molto concreto di collaborare affinché l’Africa e gli africani si “alzino” è quello di aiutarli ad alzare il livello scolastico. Per questo la nostra scelta di campo è stata e continua ad essere l’aiuto allo studio con l’accesso alla biblioteca e la collaborazione parziale perché tanti giovani possano riuscire a concludere i loro studi. Anno 2011 Gli utenti della biblioteca nel 2011 e inizio 2012 sono cresciuti ed ora siamo a quota 313. Abbiamo circa una decina di collaboratori che prestano il loro servizio gratuitamente mezza giornata alla settimana. Cerchiamo anche di fare una buona supervisione affinché la biblioteca funzioni e gli utenti possano usufruire dei libri e dei computer. La sala computer è molto frequentata e a volte dobbiamo fare dei turni di un’ora per poter dare la possibilità a tutti. La manutenzione dei computer è la spesa più alta, ma anche la manutenzione della struttura ha i suoi costi. Grazie alla Onlus Guardare Lontano siamo riuscite anche nel 2011 a sostenere queste spese. Gli utenti per i primi tre anni hanno contribuito con una cifra simbolica. Qualcuno ci ha suggerito di mettere in atto una serie di attività di auto sostegno con alcune iniziative appropriate. Stiamo tentando di vedere come procedere in questo senso e per l’anno 2012 possiamo fare alcuni tentativi. Crediamo che sia possibile qualcosa di graduale per cui abbiamo ancora bisogno della collaborazione dell’Associazione cercando di trovare pian piano soluzioni alternative. Ci sta a cuore la crescita delle persone non solo intellettualmente ma anche sul piano dei rapporti interpersonali ed interculturali. Le persone che la frequentano provengono da varie parti del Mozambico ed è importante maturare un dialogo. Anche la presenza dei volontari ed in particolare di Laura e Alessio (Ale) in luglio – agosto 2011 ha avuto un bel significato per l’incontro tra giovani in un clima di interculturalità e di conoscenza più ravvicinata tra persone con tradizioni e culture diverse. Ci è parso un momento molto significativo e positivo. Novità Dal dicembre 2008 abbiamo anche accolto tra di noi alcune giovani che chiedono di sperimentare il nostro tipo di vita e di capire se possono intraprendere una vita di consacrazione laicale nella Compagnia Missionaria. Una novità che abbiamo accolto con sorpresa e con trepidazione per la sfida che ci è posta dinanzi. Sono sei le giovani che hanno iniziato ufficialmente un cammino, mentre altre cinque stanno sperimentando un periodo di accompagnamento. Alcune frequentano gli ultimi anni del liceo ed altre stanno frequentando l’Università. Al di là della possibilità di crescita per la nostra famiglia ci pare, questa per loro, una opportunità di crescita personale come donne e come donne africane che pone le basi per un futuro professionale positivo per ciascuna. E questo ci pare molto bello. Per questo desideriamo ringraziare il Signore, Colui che guida i nostri passi con Amore che ci permette di sperimentare la sua benedizione su di noi e su quanti accolgono i suoi doni con riconoscenza. Continuiamo anche a contare con il vostro appoggio generoso e costante per poter continuare a seminare la speranza e la riconciliazione in questo contesto dove esiste sempre la minaccia di un disgregamento e di nuove lacerazioni del tessuto socio-politico. Grazie di cuore a tutti e che il Signore vi benedica!